Il solare è un metodo di produzione di energia rinnovabile e pulita, con, alla base, l’utilizzo della radiazione solare come fonte primaria. Tale onda elettromagnetica viene utilizzata in due possibili modi:

  • tramite l’effetto fotovoltaico per la produzione di solare elettrico, mediante la cella fotovoltaica (la quale costituisce l’unità base del, volgarmente detto, “pannello solare”);
  • tramite l’effetto termodinamico per la produzione di solare termico, ossia utilizzando il calore ceduto per irraggiamento dalla radiazione solare.

La produzione di energia solare può essere effettuata sia in ambito domestico (pensiamo alla fornitura di elettricità di una abitazione privata) che in ambito industriale. Quest’ultima modalità consta nella realizzazione dei cosiddetti “parchi solari”, i quali producono energia elettrica da convogliare nelle reti di distribuzione nazionale. I parchi solari sono detti, più propriamente, campi fotovoltaici: si tratta di una concentrazione spaziale di moduli fotovoltaici intesi come aggregazione di più celle.

La potenza elettrica (la quantità di energia espressa in W -Watt-) erogata dal campo o dal modulo è un parametro di progettazione. Come ordine di grandezza, si segnalano il centinaio di W per il singolo modulo e il MW (MegaWatt=1,000,000 di W) per la centrale di potenza.

In definitiva, si tratta, senza ombra di dubbio, di una tecnologia dalle enormi potenzialità e dagli enormi vantaggi, sia in termini ambientali che di economicità (la fonte primaria è a costo zero). I contro sono pochi, ma da considerare: